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Quaresima 2021

“La casa dell’amico non è mai lontana”
* Il proverbio è di origine africana, dove l’amicizia è davvero sacra.

* Un racconto africano insiste sul valore dell’amicizia…
Due amici vivevano in due villaggi lontani l'uno dall'altro.
Una sera scoppiò un gran temporale e il buio era totale, non essendoci la luna. Uno dei due amici si svegliò ed ebbe voglia di andare a trovare l'altro. Si mise in cammino, benché avesse paura che un fulmine potesse colpirlo o il fantasma della notte divorarlo. Ma non si fermò fino a che non fu giunto alla capanna dell'amico. Era fradicio come fosse caduto in un fiume, ma portò nel capanno legna secca, accese il fuoco e fece cuocere il riso da offrire all'amico che frattanto si era svegliato.
«Perché sei venuto di notte, con questo tempaccio?», gli chiese l'amico.
«Perché mi era venuta voglia di stare vicino a te. Forse che il temporale ti ha chiesto il suo permesso per scoppiare?»

* Il racconto aiuta anche a capire lo slogan da noi scelto per la Quaresima:  “La casa dell’amico non è mai lontana”…

  • Se vogliamo raggiungere l’altro cui ci teniamo e prenderci cura di lui, non esistono lontananza, temporali, pandemia… Possiamo sempre incontrarlo muovendo “nuovi passi”.  «A tutti i livelli, sentiamo la necessità di attivare una cura delle tante relazioni di cui è fatta la nostra vita. Occorre andare oltre il semplice fatto di incontrarsi [...]» (Orientamenti Pastorali 2020-2021)
  • La lontananza, nonostante la tristezza del distacco, favorisce la nostalgia dell’abbraccio, del contatto fisico, del camminare insieme mano nella mano, mano sulla spalla, muovendo lo stesso passo, come fratelli. «Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli» (Papa Francesco, enciclica “Fratelli Tutti”)…
  • Anche durante questo tempo di Quaresima desideriamo raggiungere l’altro (nei vari continenti) che ha bisogno della nostra fratellanza, di un piatto di riso, di una vicinanza amichevole che gli dica: “Ti sono vicino!” … “Adesso camminiamo insieme!”

Ecco i progetti:

 

Progetto 1
Titolo: Sostegno bambini e famiglie
Paese: Albania - Tale
Riferimento: Suor Edvige Carocari

Albania - Suor Edvige Carocari consegna un pacco alimentare ad una famiglia bisognosa

Breve descrizione:
Nel villaggio di Tale, una delle tante periferie di campagna dimenticate dai più, vivono tante famiglie assai povere, giunte fin qui dai villaggi dispersi delle montagne dell’Albania, in questi ultimi 30 anni. I bambini arrivano a scuola e rimangono bagnati ore. A scuola ancora non hanno nè acqua, nè riscaldamento... in alcune classi c’è la stufa economica, ma se si vuole che funzioni devono portare da casa la legna. Le famiglie per poter avere dell’acqua si devono fare il pozzo nei pressi dell’abitazione, qualcuno ancora vive in baracche fatte con assi di legno e quando piove molto tante volte “piove dentro”... Nel Centro, noi Figlie di Maria Ausiliatrice, offriamo attività di vario genere e sempre educative: in mattinata ogni giorno accogliamo una trentina di bambini dall’età tra i 4 e i 6 anni e nel pomeriggio un centinaio di bambini, ragazzi e giovani che frequentano l’oratorio con diverse attività culturali e sportive. Abbiamo una particolare attenzione ai più poveri e a quelli che vengono lasciati a se stessi nell’impegno scolastico. Sosteniamo le giovani del villaggio con periodici brevi corsi di cucina e taglio e cucito, offrendo così anche alle giovani mamme di uscire di casa ed incontrarsi con altre mamme del villaggio, promuovendo il crearsi di relazioni positive e generatrici di vita!

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Progetto 2
Titolo: Aiuto emarginati favela
Paese: Brasile – S.Paolo
Riferimento: Daniela Camuffo

Brasile - La favela di Niva Canaa

Brasile - La favela di Niva Canaa

Breve descrizione:
Nova Canaa è una nuova favela ospita 2000 famiglie. La situazione è molto precaria, senza nessuna infrastruttura, dove le persone costruiscono la loro baracca, perché, anche a causa della pandemia, hanno perso il lavoro e non riescono più a pagare l’affitto. Le abbondanti piogge di questo periodo rendono ancora più difficile l’accesso e pericolosa la permanenza di alcune baracche situate in posizioni dove il terreno potrebbe franare da un momento all’altro, anche per il selvaggio disboscamento. Noi stiamo entrando in punta di piedi, abbiamo proposto un’iniziativa a Natale, unendoci ad alcune persone che stanno già aiutando in modo autonomo, offrendo una giornata di giochi per bambini, la visita alle famiglie, un aiuto alimentare, vestiario, uno spazio di preghiera e infine la messa. Dopo che ci sono andata per la prima volta, è nato subito il desiderio di tornare, e adesso posso dire che è vero che "La casa dell'amico non è mai lontana". Ogni aiuto sarà prezioso, grazie di cuore.

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Progetto 3
Titolo: Cibo per poveri
Paese: Libano – Beirut
Riferimento: Padre Damiano Puccini

Libano - Giovani aiutate nel campo profughi

Libano - Giovani aiutate nel campo profughi

Breve descrizione:
Ai 2.000.000 di profughi Siriani, Iracheni e Palestinesi, si aggiungono ora migliaia di persone autoctone colpiti dalla grave crisi economica. I prezzi sono saliti di 8 volte rispetto lo scorso anno. Un gruppo di giovani si sono uniti per dare assistenza ai più poveri, donando il loro tempo, e chi ha uno stipendio detraendo il 30% a favore dei disagiati. La missione di Damour, ha una cucina che offre fino a 1200 pasti ogni settimana per circa 60 nuclei familiari e da solievo a queste situazioni di indigenza. Zahira, un’anziana siriana che avevamo smesso di visitare nella sua baracca a causa del Corona-virus, ci ha fatto sapere che: “La solitudine mi uccide molto più del virus, ho paura di morire da sola”. Una delle nostre volontarie ha deciso di sistemarsi durante il suo tempo libero in una baracca disabitata vicina a quella di Zahira, per restarle vicino.  In questo anno, dedicato a San Giuseppe, Padre della Divina Provvidenza, la vostra vicinanza rappresenta per un grande supporto e incoraggiamento.

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Progetto 4
Titolo: Lotta alla malnutrizione infantile
Paese: Niger – Gaya
Riferimento: Padre Isidro Izquierdo

Niger - Padre Isidro Izquierdo con i bambini della scuola

Niger - Padre Isidro Izquierdo con i bambini della scuola

Breve descrizione:
Il progetto è iniziato da qualche anno, quando erano in missione don Augusto e il volontario Severino e ora è curato padre Rafhael e padre Isidro, missionari spagnoli della Società Missioni Africane. Si tratta di continuare a finanziare il progetto per l'educazione delle giovani madri e per l'assistenza ai bambini malnutriti. Combattere la malnutrizione non significa solo fornire cibi e medicinali ai bambini, ma anche favorire un cambiamento culturale. Per questo si organizzano giornate di sensibilizzazione per le madri e i padri, dei villaggi più sperduti, sui temi della corretta nutrizione, dell'educazione dei bambini, dell’importanza del gioco e dell’agricoltura sostenibile.Un sacco di riso e di fagioli, un misurino, un mestolo, una zappa, un annaffiatoio, un essiccatore, una pentola, un quaderno, una scatola di colori... Ognuno di questi strumenti può servire per assicurare un trattamento salva vita ad un bambino gravemente malnutrito, ma anche per assicurare gli ortaggi nei villaggi con più frequenza, oppure per favorire lo sviluppo cognitivo dei bambini che, spesso senza saperlo, soffrono di malnutrizione cronica.

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Progetto 5
Titolo: Sostegno etnia Karen
Paese: Thailandia – Lampun
Riferimento: don Bruno Soppelsa

Thailandia - Don Bruno Soppelsa consegna alimenti ad un anziana del villaggio

Thailandia - Don Bruno Soppelsa consegna alimenti ad un anziana del villaggio

Breve descrizione:
Nel 2014 la Comunità ha ritenuto opportuno aprirsi ad altre zone della parrocchia. Ha perciò iniziato un progetto di presenza in altri tre degli otto distretti, sempre nel territorio di Lamphun. Gradualmente stiamo entrando nella vita e nelle attese di alcune popolazioni emarginate, di etnia Karen, verso cui abbiamo orientato alcune iniziative di solidarietà della parrocchia in alcuni villaggi delle montagne. Visitiamo le famiglie più in difficoltà, e con l’accompagnamento di assistenti sociali buddiste, organizziamo qualche evento semplice per i ragazzi. Al momento aiutiamo una cinquantina di persone bisognose, in particolare anziani e disabili. Visti i progressi che sono avvenuti in questi anni grazie alla periodica presenza del sacerdote, desidereremmo chiedere un contributo per continuare la nostra opera di evangelizzazione umana e cristiana in spirito di fraternità e comunione.

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Progetto 6
Titolo: Insegnanti scuole materne
Paese: Isole Salomone - Gizo
Riferimento: Vescovo Luciano Capelli

Isole Salomone - Il vescovo Luciano Capelli in visita ad una comunità

Breve descrizione:
Anche quest’anno, intendiamo sostenere il progetto delle scuole materne nelle Isole Salomone (Oceania). Ci scriveva il vescovo italiano monsignor Luciano Capelli, referente del progetto in loco: «Abbiamo 35 scuole materne anche in villaggi molto isolati e vari progetti di formazione delle insegnanti, al fine di trasmettere ai bambini una formazione più completa. Inoltre, grazie alla qualifica degli insegnanti, lo Stato potrà riconoscere e finanziare le scuole». Tra l‘altro, tale sostegno vorrebbe essere il cosiddetto “progetto pilota” per portare avanti con più decisione da parte della nostra diocesi il supporto agli asili nei vari continenti, essendo questi delle realtà importanti che preparano la strada ai bambini e alle bambine più sfavoriti per costruirsi un futuro migliore. Inoltre, il progetto di sostegno alle scuole materne nei Paesi del “Sud del mondo” potrebbe creare dei gemellaggi con i nostri asili bellunesi e feltrini, per un arricchimento reciproco. Insiste monsignor Luciano: «Ringraziamo sinceramente coloro che avranno un cuore aperto a venirci incontro. Con grande spirito di servizio e amore per i più piccoli»...

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